Karoumpalos Ioannis, Educatore e Coordinatore di progetto Cyclisis, Patras, yiannisk@cyclisis.gr

Quando sentiamo la parola sesso, di solito pensiamo alla suddivisione dei due sessi (maschio e femmina) in base agli organi riproduttivi. I fattori genetici determinano il sesso di una persona. Gli uomini hanno quarantasei cromosomi che contengono X e Y, mentre le donne hanno quarantasei cromosomi che contengono due X. Allo stesso modo, il sesso è anche associato alla diversità delle caratteristiche fisiche e fisiologiche tra il sesso maschile e quello femminile. Queste caratteristiche si manifestano anche nella tipologia o nei livelli di ormoni. In molte persone il genere non ha solo una base biologica, ma anche un ruolo psicologico, poiché molte persone nascono con caratteristiche di genere influenzate da entrambi i sessi. Per esempio, alcune donne nascono con un cromosoma Y e alcuni uomini con due o tre cromosomi X. Questi individui sono chiamati intersessuali, e la loro anatomia sessuale è in conflitto con i termini maschio o femmina. Pertanto, il genere non riguarda solo la biologia, ma dobbiamo guardarlo da altri punti di vista.

Gli esseri umani, in quanto liberi, possono determinare il proprio genere. L’identità di genere equivale al modo in cui il genere è percepito dagli individui, che può coincidere o meno con il genere determinato alla nascita e comprende l’esperienza individuale del corpo. Ciò può comportare cambiamenti nell’aspetto del corpo o cambiamenti attraverso la farmacologia, la chirurgia o altri mezzi, se liberamente scelti. Include anche altre espressioni di genere come l’abbigliamento, il modo di parlare e di esprimersi. Diversi antropologi e sociologi mettono in dubbio l’esistenza di uno schema di genere dominante, e si oppongono al quadro ideologico che sostiene la divisione binaria in uomini e donne. 

Nel contesto dell’antropologia femminista, il genere è trattato come una categoria complessa, che viene modellata e rimodellata nel contesto degli accordi sociali e di potere. Judith Butler, nella sua opera “Gender Trouble: Feminism and the Subversion of Identity”, sottolinea che il genere non è un’entità fissa o una verità biologica, ma è inteso come un insieme di pratiche in corso e di discorsi performativi che sostengono e riproducono diverse forme di identità e potere. 

Secondo l’approccio di Butler, le azioni delle persone, la loro performatività, sono fondamentali per il mantenimento e la riproduzione di generi distinti. In questo modo, gli individui costruiscono identità alternative, creano rotture nei principi dominanti dell’eteronormatività, e sovvertono i regimi sanciti. Il sesso non è una condizione naturale, ma un risultato del genere sociale. Ciò avviene attraverso la disintegrazione della distinzione dicotomica tra sesso sociale e sesso biologico. Secondo la sua teoria, la predestinazione non è determinata dalla biologia, ma dalla cultura. L’espressione biologica del genere può funzionare come ideologia di base, ma le pratiche sociali devono trasformare le differenze di genere in realtà sociale. Butler (1993) esprime preoccupazioni e si oppone alla visione comune secondo cui il corpo è un’entità materiale percepita, modellata da modi e processi culturalmente specifici.

Il genere è contestato al di là del suo carattere binario, con un argomento centrale che sostiene che la distinzione tra genere biologico e sociale deriva dalla concezione occidentale di natura e cultura. La natura è vista come la materia originaria, mentre la cultura è vista come il risultato finale. La sfida a questa co-costruzione tra genere biologico e sociale deriva da una sfida più ampia a questa concezione di natura e cultura.

BIBLIOGRAFIA

  • “sex” CollinsDictionary.com. Collins English Dictionary—Complete & Unabridged 11th Edition. Retrieved 3 December 2012
  • Gender – World Health Organization
  • The Social Construction of Gender | Introduction to Sociology
  • Introduction to Judith Butler, Module on Gender and Sex
  • Gender trouble. Feminism and the subversion of identity
  • Butler Judith (1990), Gender Trouble. New York. Routledge
  • (1993) Bodies that matter: on the discursive limits of ΄sex΄ (London: Routledge).
  • Galanou (2014), Identity and Gender Expression. Athens: Transgender Support Association