Margherita Verde, Maura Perrone, Adriano De Blasi, Giovanna Maciariello, Paola Maciariello, Laura Caccavale

Youth Worker Arcipelago APS, Caserta, margheritaverde.90@gmail.com

Psicologa psicoterapeuta, Studio di Psicoterapia Benessere Napoli, Napoli, mauraperrone@gmail.com

Sociologo, Cadiai, Bologna, adridebla@gmail.com

Sociologa, già docente presso Università Chieti-Pescara e presidente Arcipelago APS, maciariello.giovanna@gmail.com

Youth Worker Arcipelago APS, Caserta, paola.maciariello79@gmail.comSociologa, S.C.S. Solidarci, Caserta, caccavale.laura69@gmail.com

  1. Educazione alla sessualità e all’affettività per gli adolescenti: premesse teoriche e metodologiche

Nel 2017 il National Geographic dedica un documentario e un numero speciale della relativa rivista, al tema della Rivoluzione Gender, con l’intento di indagare e comprendere meglio, non solo l’ampio spettro dell’identità sessuale, ma anche le modalità con cui tale dimensione viene influenzata dalle trasformazioni socioculturali, e dalle scoperte in campo medico. Solo un anno più tardi, nel 2018, in un articolo del The Atlantic, si parla di recessione sessuale in relazione ai più giovani, un fenomeno che si acuisce con l’avvento della pandemia: nonostante la comunicazione tra pari continui negli ambienti virtuali, diminuiscono le occasioni di incontro, di creare nuove relazioni, e con l’isolamento sociale aumentano le pratiche autoerotiche e la fruizione di contenuti pornografici.  Si tratta di indizi, segnali di una nuova generazione che sta prendendo forma, anche in relazione alla sfera sessuale, e che necessita – in una fase fondamentale per lo sviluppo dell’identità personale – non solo di strumenti educativi, ma anche di figure di riferimento. 

Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la sessualità come «un aspetto centrale dell’essere umano che comprende il sesso, l’identità di genere e di ruolo, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione (…)» . Crescere attraverso l’affettività e sperimentare la sessualità, rappresenta un percorso di soggettivazione complesso; i corpi sono intimi e pubblici contemporaneamente: sono uno spazio in cui si entra in relazione con noi stessi e l’altr*; intimità, desiderio e cura di Sé, si costruiscono in una continua interazione tra rappresentazioni collettive ed elaborazioni dei propri vissuti. 

Non a caso la salute sessuale secondo l’OMS è definita: «uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale (…) che richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenza». Queste definizioni riconoscono la sessualità nel percorso di riconoscimento identitario di ogni persona, e denotano la delicatezza di questo argomento nelle esperienze di preadolescenti e adolescenti, che sperimentano la dimensione dell’intimità fisica, del desiderio e della relazione con un’altra/o partner. Diversi studi indicano che i più giovani, sempre più precocemente, utilizzino il digitale come fonte di informazione autorevole relativamente alla sfera sessuale. La conseguenza possibile è che le risposte e gli stimoli ricevuti da giovani e giovanissimi, se non elaborate, siano fuorvianti e fonte di rappresentazioni alterate.  

È evidente la necessità di costruire percorsi formativi per teenagers e giovani, che li possano guidare nella costruzione di rappresentazioni autentiche dei corpi e per cui la sessualità non è percepita come performance, ma come relazione ed intimità con l’altra/o. La competenza di una figura adulta nel riuscire a mantenere un dialogo aperto rispetto a questi temi potrebbe permettere un’elaborazione più complessa ed articolata dell’immaginario e del simbolico rappresentativo in teenagers e giovani, favorendo una diminuzione dell’influenza di stereotipi trasmessi dai social e/o dal materiale pornografico. L’obiettivo educativo per gli adulti educatori è quello di aiutare i ragazzi/e ad arricchire le percezioni del proprio Sé, attraverso l’integrazione tra desideri, sfera affettiva e attività sessuale. La costruzione di una soggettività adulta, considerata come un prodotto storicamente e culturalmente determinato che retroagisce sul soggetto stesso, si inserisce quindi all’interno di una dimensione di responsabilità collettiva, rispetto alla quale il mondo adulto dovrebbe garantire la possibilità ad un giovane di poterne parlare in maniera aperta, e di ricevere risposte adeguate al proprio percorso di sviluppo.

1.1 Adolescenza e identità di genere: ricerche recenti

Durante l’adolescenza spesso si affronta una significativa esplorazione dell’identità di genere. Alcuni adolescenti potrebbero sentirsi a disagio o confusi riguardo al loro ruolo di genere e all’orientamento sessuale. Molti adolescenti, inoltre, spesso si confrontano con pressioni sociali e norme culturali riguardo all’aspetto fisico, alle relazioni romantiche e al comportamento sessuale. Queste influenze possono avere un impatto significativo sulla loro autostima e benessere emotivo. 

Ricerche come quelle di Hill e Willoughby (2020) esplorano la fluidità dell’identità di genere tra gli adolescenti, evidenziando l’importanza di considerare la diversità di esperienze all’interno di questa popolazione; suggeriscono che l’identità di genere può evolversi nel tempo, e che i giovani possono sperimentare cambiamenti nelle proprie percezioni e identificazioni.

Altri studi recenti si concentrano sull’uso delle tecnologie digitali nella formazione dell’identità sessuale e di genere degli adolescenti. La presenza pervasiva di Internet e dei social media ha aperto nuovi spazi di espressione e supporto per giovani LGBTQ+, e per coloro che esplorano la propria identità, ma allo stesso tempo, influenza profondamente le dinamiche affettive e sessuali di adolescenti e giovani. Le aspettative e le percezioni del proprio corpo sono spesso plasmate secondo forme e regole create e diffuse pervasivamente nel digitale.

Oltretutto, questi mezzi possono anche esporre gli adolescenti a rischi, come il cyberbullismo o l’esposizione a contenuti dannosi. Gli studi di Mustanski et al. (2014), esplorano il modo in cui le piattaforme online possono influenzare positivamente o negativamente la salute sessuale e mentale degli adolescenti LGBTQ+. Comprendere come le tecnologie digitali impattano sulla formazione dell’identità, è essenziale per sviluppare interventi mirati e politiche educative adeguate.

1.2 Educazione alla sessualità e all’affettività per gli adolescenti: studi e ricerche

Negli ultimi anni, gli studi sull’educazione affettiva per gli adolescenti hanno acquisito crescente rilevanza, poiché la consapevolezza dell’importanza di promuovere relazioni affettive e consapevolezza emotiva è aumentata.

Il “benessere emotivo” degli adolescenti è diventato un obiettivo chiave dell’educazione, e la ricerca scientifica ha cercato di esplorare nuovi approcci e approfondire la comprensione di questa tematica. 

La comunicazione aperta e sana sulla sessualità può essere difficile per alcuni adolescenti. Le dinamiche familiari e le convinzioni culturali possono creare barriere nella discussione su questi temi. Alcuni adolescenti potrebbero manifestare lacune nell’educazione sessuale ricevuta. Questo può portare a concezioni errate, ansie o comportamenti a rischio.

La letteratura scientifica conferma che un’educazione affettiva adeguata durante l’adolescenza può avere impatti positivi sulla salute mentale, sulla qualità delle relazioni e sulla gestione delle emozioni. Gli adolescenti ed i giovani che ricevono una formazione affettiva hanno maggiori probabilità di sviluppare una consapevolezza emotiva, di costruire relazioni più sane e di gestire lo stress in modo più efficace (Diamond & Huebner, 2012). 

Ad esempio, gli approcci basati sull’empatia nei progetti di educazione affettiva per adolescenti e giovani, mirano a sviluppare la capacità di comprendere e rispettare le emozioni degli altri, a cogliere la specificità delle diverse identità di genere e degli orientamenti sessuali, promuovendo, in ultima analisi, la formazione di relazioni più empatiche e consapevoli.

Programmi che insegnano l’empatia possono quindi contribuire a creare un ambiente sociale più inclusivo e rispettoso (Jolliffe & Farrington, 2006). 

La ricerca di Fisher et al. (2021) esamina l’efficacia di progetti di educazione sessuale inclusiva, nell’affrontare le barriere e i pregiudizi legati alle identità di genere e orientamenti sessuali. Con la diffusione delle tecnologie digitali gli studiosi esplorano come integrare gli strumenti digitali nell’educazione affettiva degli adolescenti. Applicazioni e risorse online possono fornire supporto continuo, consentendo agli adolescenti di esplorare le proprie emozioni in modo interattivo e sicuro. Tuttavia, è essenziale garantire che questi strumenti rispettino la privacy e siano basati su principi pedagogici solidi (Bauermeister et al., 2012).

  1. Contrasto alla povertà educativa ed educazione alla sessualità ed affettività: quali possibili nessi in Italia

Nel 2017 l’Istat pubblica un’analisi sui comportamenti riproduttivi adottati in Italia, da cui emerge non solo il ritardo italiano in merito all’accesso alla contraccezione, ma anche un dato sconcertante: la maggioranza della popolazione tra i 18 e i 54 anni indica – subito dopo il preservativo e la pillola – il coito interrotto come metodo più diffuso per evitare una gravidanza (20%). 

Nel 2019 l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) attraverso lo “Studio nazionale fertilità” dimostra che per gli adolescenti non è semplice reperire informazioni sui metodi contraccettivi: il 68% dei ragazzi e il 76% delle ragazze non si è mai recato in un consultorio, e dovendo procedere in solitudine, internet – per l’89% dei ragazzi e l’84% delle ragazze – risulta la primaria fonte di informazioni in merito a salute sessuale e riproduttiva. 

Stando ai dati resi noti dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, nel 2022 oltre 2 milioni e mezzo di donne hanno dichiarato di aver subito o di subire ancora forme di violenza psicologica, e sono circa 80.000 le vittime di violenza fisica. Nella maggioranza dei casi gli autori di questi atti sono familiari conviventi ed ex partner. Inoltre, tra la popolazione femminile tra i 18 e gli 84 anni, sono più di 12 milioni i soggetti che hanno vissuto esperienze legate ad episodi di violenza, eppure solo il 5% ha deciso di sporgere denuncia.

Considerati nel loro complesso questi dati sottolineano l’importanza che si radichino nuove forme di giustizia, quale quella sessuale e riproduttiva, a cui si aggiunge una necessità educativa, che si focalizza sui bisogni di giovani e giovanissimi, di sviluppare  conoscenze rispetto ai propri diritti sessuali e riproduttivi, e di essere adeguatamente tutelati rispetto ad ogni forma di violenza: l’educazione all’affettività ed alla sessualità si configura come un’ulteriore strategia per contrastare le diverse forme di povertà educativa e culturale, che minano le opportunità di crescita armonica per adolescenti e giovani. In tal senso l’educazione all’affettività e alla sessualità può divenire uno strumento al servizio di famiglie, scuola, agenzie educative e istituzioni. 

Eppure, a differenza di altri paesi europei, l’educazione alla sessualità ed all’affettività per giovani e teenagers non è prevista nei programmi scolastici italiani. Le conoscenze su questi argomenti vengono spesso delegate alla comunicazione tra pari ed alle informazioni reperite attraverso social e web.

Adolescenti e giovani informati su tematiche quali sessualità ed affettività sviluppano maggiori fattori protettivi, e sono in grado di utilizzare meglio le risorse del territorio (ISS, 2020). Nel 2018 l’UNESCO ha pubblicato le linee guida (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization UNESCO (2018), International technical guidance on sexuality education: an evidence-informed approach, UNESCO Digital Library), che individuano nell’ambiente scolastico il luogo in cui si dovrebbe privilegiare la promozione alla salute, iniziando dai primi anni di scuola, ed includendo l’intervento di esperti, al fine di  fornire una rappresentazione completa di questi temi sia dal punto di vista fisiologico, sia dal punto di vista emotivo e relazionale. Uno studio approfondito Lo Moro, Bert et. del 2023 ha indagato le iniziative sviluppate nelle diverse regioni italiane dal 2006 al 2021 sul tema specifico in oggetto: i dati che emergono da questo studio individuano che dodici regioni su venti hanno almeno un programma relativo all’educazione sessuale ma i temi identificati dall’UNESCO sono trattati con considerevoli differenze tra l’Italia meridionale, centrale e settentrionale (altro fattore che crea disuguaglianza e forme di deprivazione culturale in luoghi specifici nel nostro paese). 

Quanto evidenziato, e in un’ottica di contrasto alla povertà educativa, denota quanto sia auspicabile anche in Italia, il ricorso ad un’educazione sessuale ‘comprensiva’: sviluppare, mediante un approccio trasversale ed olistico, interventi coerenti con i bisogni di ragazze/i, e aderenti ai mutamenti, soprattutto in campo tecnologico, di una società in continua evoluzione. 

  1. E-WISEE: Europe Working for Inclusive Sex and Emotional Education: il ruolo degli Youth workers nell’ambito dell’educazione all’affettività e sessualità

Il progetto E-WISEE: Europe Working for Inclusive Sex and Emotional Education, nasce con lo scopo di rafforzare le conoscenze, le competenze e le abilità degli animatori giovanili europei (detti da qui in poi Youth Workers), nell’ambito del lavoro che portano avanti con i giovani rispetto ai temi dell’affettività e della sessualità in ambienti educativi esterni alla scuola ed alla famiglia.  In base al report Standard per l’Educazione Sessuale in Europa (OMS) l’intervento degli Youth Workers nell’ambito dell’educazione all’affettività e sessualità è strategico, in quanto tali temi sono centrali nella crescita dei giovani e se mal gestiti, sono fonte di disagio, marginalità e discriminazione per gli stessi. Potenziando e migliorando le competenze e le pratiche di animazione ed educazione degli Youth Workers rispetto al tema dell’educazione all’affettività ed alla sessualità, gli stessi animatori giovanili possono divenire antenne del territorio qualificate, in grado di intercettare i segnali del malessere dei giovani ed agire in maniera preventiva attraverso l’apporto di metodi non formali efficaci. Gli Youth Workers svolgono un’azione fondamentale sia nel prevenire difficoltà socio-relazionali ed identitarie nei giovani, informando e creando ambiti di discussione e riflessione con i giovani che seguono, sia nell’individuare insorgenti criticità. Essi possono intercettare i segni di malessere, agire in maniera preventiva praticando l’educazione all’affettività e alla sessualità nel proprio ‘agire educativo’.  

  1. Il progetto E-WISEE: priorità, elementi innovativi e approcci metodologici

Il progetto E-WISEE è finanziato dal programma Erasmus+. La priorità dell’intervento è quella di aumentare la qualità, l’innovazione e il riconoscimento dell’animazione socioeducativa, mediante pratiche di apprendimento informale e non formale. Tre sono gli elementi che contraddistinguono l’azione progettuale messa in campo: l’internazionalità della partnership, il coinvolgimento degli Youth Workers fin dalla fase di concepimento dell’iniziativa, lo sviluppo e la realizzazione di una piattaforma, spazio virtuale di riflessione e condivisione. 

La partnership del progetto E-WISEE è costituita da tre organizzazioni: Marak Digital Marketing, l’associazione Arcipelago APS e Cyclisis organizzazione senza scopo di lucro; che rappresentano rispettivamente altrettanti Paesi dell’Unione Europea, ossia Spagna, Italia e Grecia. 

Marak Digital Marketing ha esperienza nella creazione e sviluppo di piattaforme digitali e di social network appositamente pensati per target specifici come giovani e Youth Workers, sia per progetti nazionali che internazionali. Ha esperienze di pianificazione e gestione del lavoro e nella gestione delle azioni di comunicazione e disseminazione delle attività progettuali su scala nazionale ed internazionale. 

Cyclisis è un’associazione impegnata a sviluppare processi partecipativi e di cittadinanza democratica con i giovani. Prende parte a progetti nazionali ed europei dove sono centrali le questioni di genere e la necessità di contrapporsi a stereotipi sociali e culturali che minacciano un’adeguata formazione all’affettività e alla sessualità delle persone giovani. 

L’associazione Arcipelago si occupa del rafforzamento di life e soft skills di giovani e adulti; del potenziamento delle competenze professionali di Youth Workers; del potenziamento delle competenze digitali; della promozione del BEN-ESSERE delle persone; si occupa inoltre di processi di valutazione ed autovalutazione delle organizzazioni e delle persone.  

Il valore transnazionale del progetto è dato dalla messa in rete di saperi differenti e complementari: la creazione della piattaforma ed i contenuti in essa inseriti, sono il frutto delle conoscenze acquisite nel tempo dai diversi partner.  L’interazione e lo scambio tra i partner rafforza la loro capacità di intervento nei contesti locali e li spinge a rendere solida una visione europea sul tema specifico: il patrimonio comune di conoscenze e strumenti raccolti durante la realizzazione del progetto viene trasmesso in fase di disseminazione alle reti locali e nazionali, contribuendo a qualificare e potenziare la rete degli stakeholder (professionisti, operatori dei servizi, insegnanti, rappresentanti istituzionali, ecc.) che promuovono azioni ed interventi sui temi dell’educazione all’affettività e alla sessualità.

4.1 Il target diretto

Il target diretto dell’intervento sono gli Youth Workers, e il fulcro del progetto è il potenziamento delle metodologie d’intervento, che gli stessi Youth Workers possono mettere in atto nell’ambito dell’educazione all’affettività ed alla sessualità rivolta agli adolescenti ed ai giovani di età compresa tra i 12 ed i 18 anni. 

Sono 15 gli Youth Workers (5 per ogni partner) attivamente coinvolti nella realizzazione delle diverse azioni del progetto: costruzione dei contenuti della piattaforma, sperimentazione della stessa, eventi di disseminazione. Si tratta di figure educative che fanno parte delle organizzazioni partner e/o dei network locali con cui esse collaborano, e che hanno esperienza nell’ambito del lavoro con adolescenti e giovani: alcuni di loro lavorano nei centri educativi aperti in orari pomeridiani, altri conducono attività di prevenzione condotte nelle scuole o in luoghi di aggregazione non formale. Sono operatori che richiedono percorsi di formazione continua per aggiornare le loro competenze. 

La figura professionale dello Youth Worker rappresenta un elemento chiave nei percorsi di contatto e di relazione con giovani ed adolescenti, soprattutto di coloro che eludono o evitano il rapporto educativo con altre agenzie formative (come la famiglia e la scuola). Gli Youth Workers si muovono spesso in contesti informali (come strade, quartieri, luoghi di socialità spontanea, etc.) adottando un approccio all’altro basato su elementi metodologici quali l’empatia (Benvenuti, 2008, p. 118) e la facilitazione. Ciò avviene nelle relazioni dal vivo ma, sempre più spesso, questo tipo di aggancio poco strutturato e senza un setting predefinito si verifica anche nel digitale, dove le relazioni diventano ancora più sfumati e sfuggenti (Eusebio, 2022). Aumentare le competenze relazionali, le conoscenze tematiche e le strategie operative degli Youth Workers rispetto ai bisogni prioritari per la formazione di ragazzi e ragazze è diventata una delle priorità dell’agenda Europea per il rafforzamento delle Politiche Giovanili (Youth Goals, https://youth-goals.eu/). In questo quadro di analisi socioeducativa si inserisce la focalizzazione del progetto EWISEE sul target diretto prescelto.

4.2 Presentazione dell’output di progetto

La piattaforma E-WISEE ha l’obiettivo di accrescere le competenze e le conoscenze degli Youth Workers sul tema dell’educazione all’affettività e alla sessualità, dotarli di strumenti educativi non formali efficaci rispetto al tema evidenziato, creare una rete europea di Youth Workers che si confrontano su metodologie e problematiche inerenti il tema della sessualità che emergono nel loro lavoro con i giovani. La piattaforma è suddivisa in sezioni, ciascuna delle quali ha un suo scopo specifico:

  • E-WISEE Glossary: un insieme di termini legati alle tematiche dell’intervento progettuale. 
  • E-WISEE Event: una raccolta di attività, manifestazioni, appuntamenti relativi ai focus del progetto, in atto sui territori dei Paesi partner.
  • E-WISEE Lab: una raccolta di materiali multimediali utile per il lavoro educativo non formale degli Youth Workers sul tema della sessualità, e per l’approfondimento e lo sviluppo di una serie di competenze e conoscenze: a) attività per rafforzare competenze quali ascolto attivo, empatia, comunicazione efficace, comunicazione emotiva; b) attività e strumenti di educazione non formale offline e online; c) raccolta di buone pratiche; d) raccolta di “pillole” di approfondimento, tenute da esperti del settore.  
  • Un’area social, strumento di dialogo e confronto tra Youth Workers europei. In questo spazio è possibile: postare foto e racconti delle esperienze lavorative; chattare con altri Youth Workers; creare gruppi tematici di discussione; -lanciare proposte per future collaborazioni.

Il materiale caricato è in inglese, ma i testi di presentazione contenuti nella piattaforma saranno tradotti in tutte le lingue del partenariato per facilitare la navigazione e la comprensione dei suoi contenuti. I contenuti video presenti nella piattaforma sono registrati e caricati su un canale Youtube. Alla chiusura del progetto sarà possibile creare altri contenuti e caricarli nella piattaforma, affinché diventi uno strumento aggiornato ed attivo. Per ciascuno dei partner il progetto è in linea con lo sviluppo delle proprie azioni presenti e future. 

In particolare: 

  • per Marak Digital Marketing il conseguimento dei risultati del progetto apre ancora di più la strada al raggiungimento all’obiettivo di fornire strumenti digitali efficienti ed efficaci in campo socioeducativo e promuovere l’interazione digitale come forme di potenziamento delle competenze dei professionisti nei settori socioeducativi e di apprendimento.
  • per Cyclisis il conseguimento dei risultati è funzionale ad un rafforzamento complessivo del know-how dell’organizzazione impegnata fortemente nella promozione del ben-essere delle persone, del gender equality e nell’ideazione di strumenti educativi efficaci in digitale. L’associazione intende inoltre organizzare eventi periodici di approfondimento tematico tra Youth Workers europei utilizzando il potenziale social e contenutistico della Piattaforma
  • per Arcipelago APS il progetto è l’occasione per sviluppare metodologie ed aumentare le competenze degli Youth Workers la cui azione educativa è spesso rivolta a target fragili o non facilmente collocabili nel quadro dell’offerta educativa preesistente (ex. scuola).

Per tutti e tre i partner il progetto contribuisce a rafforzare i legami e creare prodotti transnazionali che abbiamo un impatto qualitativo sulla formazione professionale a livello europeo degli Youth Workers

5. Conclusioni

 La Piattaforma di EWISEE è uno strumento operativo che può essere adottato in maniera permanente nei percorsi di apprendimento non formale da animatori giovanili europei.

L’educazione all’affettività/sessualità ed il sostegno al processo di crescita identitaria sono una strategia educativa essenziale per poter coadiuvare ragazzi e ragazze nel percorso di crescita e nel raggiungimento di uno stato di ben-essere.

Percepirsi a proprio agio con sé stessi e nelle relazioni con gli altri è uno degli elementi che aiutano le persone giovani a non sviluppare legami conflittuali e/o di autoesclusione rispetto all’ambiente esterno (adulti, gruppo dei pari, l’altro da sé nella relazione).

Footnotes 

1-January 2017 Special Issue of National Geographic magazine https://www.nationalgeographic.com/pdf/gender-revolution-guide.pdf

 2-Why are young people having so little sex? https://www.theatlantic.com/magazine/archive/2018/12/the-sex-recession/573949/

3-Defining sexual health https://www.who.int/teams/sexual-and-reproductive-health-and-research/key-areas-of-work/sexual-health/defining-sexual-health

4-Defining sexual health https://www.who.int/teams/sexual-and-reproductive-health-and-research/key-areas-of-work/sexual-health/defining-sexual-health

5-Women’s reproductive health, Istat https://www.istat.it/it/files/2018/03/La-salute-riproduttiva-della-donna.pdf

6-Atlas italiano sull’accesso alla contraccezione, Associazione italiana donne per lo sviluppo. https://aidos.it/wp-content/uploads/2020/02/AtlasWeb_compressed.pdf

7-Studio nazionale Fertilità, Istituto Superiore di Sanità EpiCentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica https://www.epicentro.iss.it/materno/studio-nazionale-fertilita-fasce-popolazione

8-I dati sulla violenza di genere, Centro Nazionale delle Ricerche https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/12373/i-dati-sulla-violenza-di-genere-in-italia

9-Si fa qui riferimento al concetto di empatia come spiegato dall’approccio socioterapeutico per cui l’empatia consente all’operatore di ‘sospendere’ il proprio giudizio affettivo e cognitivo nel mettersi in relazione, almeno in una fase iniziale, con la persona/il gruppo/la situazione in cui si imbatte.

10-La facilitazione consiste nel creare un canale comunicativo (di natura linguistica, visuale, sonora, scritta, etc.) che possa tradurre i bisogni, i pensieri, i desiderata, i sentimenti degli uni nei confronti degli altri, affinché venga ripristinata una ‘comunicazione chiara ed efficace’


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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Mustanski, B., Kuper, L., & Greene, G. J. (2014). Development of Sexual Orientation and Identity. In D. L. Tolman & L. M. Diamond (Eds.), APA Handbook of Sexuality and Psychology (Vol. 1): Person-Based Approaches (pp. 597–628). American Psychological Association.

ARTICOLO SU RIVISTA

Bauermeister, J. A., Leslie-Santana, M., Johns, M. M., Pingel, E. S., & Eisenberg, A. (2011). Mr. Right and Mr. Right Now: Romantic and Casual Partner-seeking Online among Young Men Who Have Sex with Men. AIDS and Behavior, 15(2), 261–272.

Bert F, Gea M, Previti C, Massocco G, Lo Moro G, Scaioli G, Schilirò T, Siliquini R, 2023, The Environmental Health Literacy of Italian General Population: The SPeRA Cross-Sectional Study

Diamond, L. M., & Huebner, D. M. (2012). Is Good Sex Good for You? Rethinking Sexuality and Health. Social and Personality Psychology Compass, 6(1), 54–69.

Fisher, C. M., Hatzenbuehler, M. L., & Greene, G. J. (2021). Promoting Inclusive Sexual Education: A Quasi-Experimental Evaluation of a School-Based Program. Journal of Adolescent Health, 68(3), 527–533.

Hill, C., & Willoughby, B. L. B. (2020). “Exploring Gender Identity Fluidity in Adolescents: A Longitudinal Study.” Developmental Psychology, 56(11), 2073–208.

Jolliffe, D., & Farrington, D. P. (2006). Development and validation of the Basic Empathy Scale. Journal of Adolescence, 29(4), 589–611.